curiosità stroriche padovane  1°

PADOVA NELL'ORLANDO FURIOSO

L'Orlando Furioso e un capolavoro di squisita arte e di fantasia sbrigliata, cui si mescolano tratti di finezza psicologica e di umorismo. Su tutto sovrasta una saggia. oraziana visione della vita.

Il poema ebbe ed ha tuttora fama grandissima, sebbene il nostro tempo non abbia più la serenità necessaria al godimento d 'un'opera di pura bellezza, creata soltanto per la gioia dello spirito.

La prova della sua popolarità e che nomi di tre suoi personaggi son diventati comuni: Rodomonte (col suo derivato: rodomontata), Sacripante, Gradasso.

Rare sono in esso le dirette menzioni di personaggi e avvenimenti storici, a differenza della Divina Commedia che ne abbonda.

Ancor più notevole e quindi il cenno che fa l'Ariosto a Padova e al suo famoso assedio del 1509, al quale fu presente il cardinale Ippolito d'Este, protettore del poeta. A lui dedico il suo poema (rendendo immortale quest 'uomo che non sempre comprese I'alto genio dell'autore).

Nel canto XVI e narrata la straordinaria impresa di Rodomonte, il guerriero saraceno che penetra, senza compagno alcuno, in Parigi assediala menandovi orrenda strage, non soltanto d'uomini, donne, bambini, rna anche di case che egli incendia o abbatte.

« Le case eran, per quel ehe se n'intende,
Quasi tutte di legno in quelli tempi:
E ben creder si pub; ch'in Parigi ora
De le dieci Ie sei son cosi ancora.
Non par, quantunque il faeo ogni cosa arda,
Che si grande odio ancor saziar si possa.
Dove s'aggrappi con le mani, guarda,
Si che ruini un tetto ad ogni scossa.
Signor , avete a creder ehe bombal'da
Mai non vedeste a Padova si grossa,
Che tanto muro possa far cadere,
Quanto fa in una scossa il re d' Algiere ».

Naturalmente le bombarde a cui pensa I'Ariosto sono quelle rivolte contro Padova dall'esercito dell'imperatore Massimiliano d'Austria. La città resistette eroicamente e Massimiliano Ievò.. l'assedio dopo vani e sanguinosi tentativi di varcarne le mura.

Il ricordo dell'assedio di Padova nell'Orlando Furioso ha un riscontro lontano nella menzione di «Patavium » che si trova in una delle lapidi sul cenotafio (tomba vuota, cioè monumento funebre onorario) di Massimiliano, nel Duomo di Innsbruck. In realtà l'imperatore e sepolto a Wiener Neustadt, cittadina a sud di Vienna. Però quello di Innsbruck e un monumento insigne di arte tedesca, impressionante soprattutto per Ia folla di gigantesche e stupende statue di bronzo quasi nero che lo circondano.

L 'accenno dell'Ariosto, si capisce, non serve altro che a rinforzare il comico effetto delle «rodomontate».II di Rodomonte dentro Parigi.

Tuttavia il particolare delle bombarde e storicamente esatto e dimostra l'impressione terribile che fecero sui contemporanei Ie mostruose artiglierie dell'imperatore Massimiliano puntate contro la nostra città.

 


 

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Ignazio Sommer (Merzio)